Ragazzi, fino a quando non ho visto il video su Youtube non potevo crederci! Un bluesman che suona una chitarra scassata con solo tre corde!!! Si chiama Seasick Steve. Ecco un bellissimo articolo scritto dall'amico Oliver di Accordo (http://www.accordo.it) sul suo conto:
Ciao Accordiani. Mi sono imbattuto per caso in un personaggio che penso meriti di essere conosciuto. L'ho visto sulla copertina di Guitarist, mi ha colpito soprattutto per la chitarra. Non perchè imbracciasse uno di quei pezzi di legno da sogno ai quali le copertine ci hanno ormai abituato. Si può dire che avesse a tracolla un pezzo di legno, tout-court. Una chitarrina da quattro soldi degli anni '60, di quelle che di solito non suonano neanche se gli dai fuoco. Strano, ho pensato, sarà uno come Ry Cooder che ama collezionare strumenti cheap (senza però disdegnare strumenti di maggior pregio) e poi, guardando meglio, quella "roba" che chiamare chitarra sarebbe un po' pretenzioso, aveva solo TRE corde. Impossibile suonarla. Sarà la sua prima chitarra, conservata per ricordo come una reliquia. O no? Beh, se il tipo sta sulla copertina di Guitarist probabilmente vale la pena di leggere l'articolo. E così scopro la sua storia, che sembra ricalcata pari pari dalle più antiche e consolidate tradizioni del blues delle origini. Un'infanzia travagliata, il padre -pianista di boogie-woogie- cacciato di casa quando lui aveva quattro anni, la chitarra conosciuta a otto anni da un amico del padre, un patrigno che mena lui e la madre finchè, a tredici anni, se ne va di casa per non ucciderlo... Da lì in avanti, una vita in movimento facendo qualsiasi tipo di lavoro e suonando (Blues, chi meglio di lui?) per le strade di mezza america. Sempre con chitarrine acquistate per pochi dollari nei pawn shops e suonate fino a che non cadevano -letteralmente- a pezzi. La carenza di soldi e di negozi di strumenti musicali lo obbliga ad adattarsi a suonare spesso con solo 5, o 4... o 3 corde, magari aggiustate con un bel... nodo! Nei suoi viaggi arriva fino in Norvegia, dove si sposa e crea un piccolo studio di registrazione casalingo. Poi arriva un infarto, che per alcuni anni interrompe ogni sua attività musicale. Grazie alle insistenze della moglie riprende a suonare con un rottame rosso con sole tre corde che anni prima aveva acquistato da un amico per 70 dollari, che da allora diventa il suo marchio di fabbrica, e registra alcuni pezzi. Nel 2006 fa un'apparizione al John Holland's Hootenanny Show, li lascia tutti stecchiti e diventa famoso. Suona quasi sempre da solo perchè vuole essere libero dagli schemi, fermarsi o cambiare ritmo, bere, parlare col pubblico a seconda del momento (non lo faceva anche un certo John Lee?). Solo alcune volte si fa accompagnare da un batterista (Dan Magnusson), così "pazzo" e in sintonia con lui da riuscite ad assecondarlo perfettamente. Il suo setup proviene principalmente dalla bottega del rigattiere (suona anche chitarre con tutte e sei le corde, ma se ne è costruita una con una corda sola, wow!), ma la combinazione principale consiste nella sua semiacustica rossa con tre corde (probabilmente una Kent Americana costruita dalla Teisco in Giappone negli anni '60) recuperata in un mucchio di rottami ed equipaggiata con un pickup DeArmond fissato con il nastro adesivo, un ampli Roland Cube a transistor (usato, ovvio) e la "Mississippi Drum Machine", una scatola di legno con un ritaglio di tappeto sul quale batte il tempo con il piede (amplificata attraverso un microfono, e un pezzo di tubo di ottone. Tutto qui, neanche un plettro. Tutto il resto è la sua vita, e sentite che roba.
lunedì 8 dicembre 2008
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