venerdì 16 dicembre 2011

Concerto del 15 dicembre a Milano: Margherita Assirati


Ieri sera la nebbia la faceva da padrona, e attraversando la città pensavo che magari, se ci fosse stato un grande fiume, potevamo pensare di trovarci nel delta del Missisipi.
Poi le insegne e l’atmosfera calda del teatro, piccolo, raccolto dove abbiamo ritrovato subito i nostri amici “di blues” e ne abbiamo conosciuto di nuovi.
E poi via, la serata è iniziata con il nostro Fabione che spunta da dietro la quinte come se stesse tornando dal bar dopo essersi bevuto un caffè, praticamente una rimpatriata tra amici, ma non solo, quando entri nel blues world ed in particolare in questa bella famiglia, c’è di più.
Di certo non conosci tutti, ma condividi la musica…e poi c’è quella maglietta, un segno distintivo, la vedi indosso a qualcuno e già sai che il tipo è quello giusto.
La musica, beh La Musica….quella ti entra nelle vene, e tutti fanno fatica a stare fermi, ci si agita sulle sedie.
La Musica delle origini, il blues ti muove qualcosa dentro, proprio là in fondo dove si nasconde la tua umanità.
Che dire di loro? L’aria dinoccolata di Luca che scuote la testa e fa prendere vita al suo basso; Massimo? Beh Massimo è il Batterista Pazzo, l’inventore: mettigli in mano qualsiasi cosa e credo sappia farne uno strumento; oltre la solita attrezzatura fatta di grattugie, bollilatte, pentolini del sugo rubati alla zia Pina, formine per i plumcake, tubi del 5, campanello della bici e trombetta del trisavolo, ieri sera è riuscito a mettere insieme qualcosa di straordinario con un barattolo di pelati, una bottiglia del latte, un arco fatto con un pezzo di metallo, filo di nylon e per finire una serie di rondelle: quale musica ne è uscita!
Alex, ma che dire, ogni volta il suo virtuosismo ti stupisce; il lentone da ascoltare ad occhi chiusi, la lap steel che crea un’atmosfera magica ed i traditional che riportano in un altro secolo in un battito di ciglia.
E poi lui, il nostro Puma, che ruggisce sempre: simpatia travolgente, pungente quanto serve, in poche parole insuperabile e indomabile, lui e la sua armonica sono una cosa sola.
Questa non è una Band come tante altre…è la TREVES BLUES BAND!!!

E io vi voglio bene.
Margherita (la sciamana del Nord Dakota).

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